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22 Febbraio 2025
Ampel Aus. Terza puntata.
Filippo Montemurro
tempo di lettura: 3 min
Domani si terranno le elezioni in Germania. Di che colore sarà il governo?
München – Monaco
È iniziata nel peggiore dei modi la 61° conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera. Un cittadino afghano di 24 anni è piombato con la sua auto sulla folla radunatasi per una manifestazione sindacale nei pressi della sede della conferenza. La morte di una bambina e della sua mamma, insieme al ferimento di altre 39 persone, ha infervorato il già scottante tema dell’immigrazione che in Germania la sta facendo da padrone in questa campagna elettorale.
Durante la conferenza si sono susseguiti gli interventi dei più importanti leader mondiali, tra cui il neovicepresidente statunitense JD Vance, il presidente ucraino Zelensky e ovviamente l’attuale cancelliere Olaf Scholz. Ed è proprio JD Vance, al margine della conferenza, ad aver incontrato la leader del partito di ultradestra tedesco Alternative für Deutschland, Alice Weidel. Quest’ultima, infatti, è molto corteggiata politicamente da questa nuova amministrazione americana. Elon Musk ha più volte mostrato supporto al partito di Weidel.
JD Vance, inoltre, ha espresso preoccupazione per lo stato della democrazia in Europa asserendo che vi siano <<interessi radicati che si nascondono dietro a brutte parole dell'era sovietica come disinformazione contrapposta a informazione. Interessi che non amano l'idea che qualcuno con un punto di vista alternativo possa esprimere un'opinione diversa o, Dio non voglia, votare in modo diverso o, peggio ancora, vincere le elezioni>>. L’ennesima strizzata d’occhio all’ultradestra, che da sempre si nutre di complottismo per alimentare le proprie campagne elettorali.
A fare la voce grossa, però, ci ha pensato il cancelliere in carica Olaf Scholz, il quale ha molto criticato le parole di Vance affermando che <<La Germania è una democrazia molto forte e, in quanto democrazia forte, siamo assolutamente chiari sul fatto che l'estrema destra dovrebbe essere fuori dai processi decisionali politici, e che non ci sarà alcuna cooperazione con loro>>.
Ad essere dello stesso avviso di Scholz è il suo sfidante alla cancelleria tedesca, Friedrich Merz, il leader del partito CDU, che ha ribadito ancora una volta, di non essere disposto ad allearsi con Afd.
Der Vergleich – il confronto
L’ultimo confronto tra i quattro leader di partito che si stanno giocando la cancelleria tedesca è andato in scena su RTL, un canale tedesco. Il “quadriello”, come è stato ribattezzato dall’emittente, ha visto alternarsi ai microfoni proprio i quattro leader dei quattro partiti più importanti in Germania. Nella trasmissione, durata quasi due ore, tra i vari temi è stato affrontato anche il tema dell’immigrazione irregolare. L’immigrazione, come raccontavo nella precedente puntata – e come ho accennato sopra - è un tema molto sentito per i tedeschi. Anche più della sempre più crescente perdita del potere d’acquisto dei cittadini. Infatti, durante la trasmissione, si è parlato anche dell’aumento del costo dell’elettricità e della benzina e la sempre più crescente disparità economica tra i ceti della società.
Infine, a Merz, ormai dato per certo come prossimo cancelliere tedesco visto il suo oscillamento tra il 29% e il 32% nei sondaggi, è stato chiesto con chi avrà intenzione di allearsi per formare il nuovo governo. Il leader della CDU ha risposto che si alleerà <<forse con SPD>> o <<forse con i verdi>>, lasciando molto spazio all’immaginazione. Una cosa su cui però si è mostrato intransigente è la contrarietà a volersi alleare con Afd.
RTL, l’emittente che ha mandato in onda il “quadriello”, ha successivamente fatto un sondaggio tra i propri telespettatori chiedendo chi, secondo loro, avesse vinto questo dibattito.
I risultati sono stati chiari e in linea con i sondaggi elettorali del settimanale Der Spiegel: ha stravinto Merz, con una preferenza del 32% dei telespettatori.
Domani si terranno le elezioni federali tedesche. La vittoria dei Neri di Merz è chiara e lampante. La coalizione semaforo, quindi, non avrà modo di esistere nuovamente. I gialli di LPD rischiano addirittura di non entrare in parlamento. I verdi non hanno i numeri necessari per allearsi con i rossi di SPD. Infine, nessuno si vuole alleare con i blu di Afd per formare un governo.
Insomma, le linee guida del quadro politico tedesco sono state tracciate. Adesso dobbiamo vedere quali colori verranno usati per colorarlo.