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18 Novembre 2023
Miti a confronto.
Yelena
Castellino
tempo di lettura: 5 min
PREMESSA: un paio di
articoli fa scrivevo una mia rivisitazione del mito di Pandora.
I lettori più attenti sanno che ho
fatto un breve accenno a un personaggio di cui avrei parlato in un altro
momento.
Il momento è arrivato…
Il palcoscenico di questo dialogo
si colloca in un tempo lontanissimo e in un luogo imprecisato e gli attori sono
due personaggi famosi. Li riconoscerete fin dalle prime battute. Non aggiungo
altro, leggete.
Vicino casa mia c’è un bosco, gli
alberi sono altissimi e proiettano ombre e fresco per gran parte del giorno. È lì
che ho trovato rifugio, ho un terribile mal di testa. Devo riposarmi un po'.
Mentre penso a dove andare
qualcuno mi vede e si avvicina…
- <<Eccoti finalmente, sono
giorni che non ti vedo>>
- <<Non dovrei essere qui>>
- <<Perché? Stai forse
scappando?>>
- <<Si>>
- <<Lo vedo dai tuoi occhi
smarriti>>
- <<Devo andare, non posso
fermarmi>>
- <<Io invece ti dico di
restare e di raccontarmi cosa è successo. Sono tua madre, lo sento che è
successo qualcosa di grave>>
- <<No, non mi perdoneresti,
nemmeno Dio lo farà>>
- <<Adesso calmati e stringimi
le mani>>
- <<Non posso, le mie mani
sono sporche di sangue>>
- <<Del sangue di chi?>>
- <<Di mio fratello>>
- <<Cosa gli hai fatto?>>
- <<L’ho ucciso>>
- <<Non conosco il
significato di questa parola>>
- <<Certo che non puoi
conoscerlo. Sono il primo al mondo che toglie la vita ad un’altra persona. Ho
ucciso il mio unico fratello, tuo figlio minore, e mi sono macchiato di uno dei
peccati più gravi che un uomo possa commettere, l’assassinio>>
- <<Perché l’hai fatto?>>
- <<Non sapevo cosa sarebbe
successo. Abbiamo litigato tanto e sempre più violentemente. Mi sono difeso,
forse un po' troppo, fino a quando lui ha perso la vita. Se non l’avessi fatto,
adesso sarei morto io>>
- <<Dovrei crederti?>>
- <<Sì, perché appena i suoi
occhi si sono spenti ho provato un dolore incredibile, mi sono sentito fragile
e piccolo, indegno di stare a questo mondo e ho avuto paura del creatore, per
questo ho iniziato a nascondermi>>
- <<Ma lui ti ha trovato lo
stesso>>
- <<Esatto. Ma tu come fai a
saperlo?>>
- <<Non potrai mai
nasconderti da lui, nessuno può farlo. E’ successa la stessa cosa a me e a tuo
padre<<
- <<Madre, riesci ancora a
guardarmi negli occhi?>>
- <<Si. Ho perso un figlio,
non voglio perderne un altro. Non ti condanno per quello che hai fatto, non eri
consapevole delle tue azioni. E so che hai sempre creduto che abbiamo preferito
tuo fratello a te, quando in realtà le cose non stavano così>>
- <<Mi sono sempre sentito
inadeguato quando stavo con lui>>
- <<Il creatore ti ha messo
alla prova>>
- <<Cosa è successo a te e a
mio padre?>>
- <<Una cosa terribile. Ci
siamo macchiati di una colpa che ha condannato l’intera umanità per i secoli a
venire>>
- <<Di cosa si tratta?>>
- <<Vedi, figlio mio,
eravamo i primi abitanti di questa terra, siamo stati plasmati in un giardino
di meravigliosa bellezza, l’Eden, un paradiso. Potevamo vivere una vita di
felicità e abbondanza, potevamo godere dei frutti che ci donava la natura e non
compiere nessuno sforzo>>
- <<Ma qualcosa non è andato
come previsto>>
- <<No. C’era un unico
divieto al quale non abbiamo saputo resistere. Sono stata tentata da un
serpente e non ho obbedito all’unica regola imposta. Ho coinvolto tuo padre
nella mia sete di curiosità e siamo stati puniti per esserci cibati del frutto
dell’albero della Sapienza>>
- <<Cosa è successo?>>
- <<Dio ci ha cacciati fuori
dal paradiso terrestre. Il peccato commesso ricadrà sull’intera umanità.
Soltanto una donna è destinata a nascere senza questo peccato, ma non so chi
sia e dovranno passare ancora migliaia di anni>>
- <<Madre, tu sei la
progenitrice dell’umanità>>
- <<E anche la donna che ha
commesso il peccato originale>>
- <<Adesso sei anche madre
del primo assassino della storia>>
- <<Siamo stati messi alla
prova dal nostro stesso creatore, eravamo destinati a compiere i nostri gesti,
fa parte della natura umana. Se non lo avessimo fatto noi lo avrebbe fatto
qualcun altro. Non disperare>>
- <<Parleranno di noi per millenni
e i nostri nomi saranno sulla bocca di tutti>>
- <<E’ così che deve andare>>
- <<Io continuerò a fuggire
perché cade su di me un’aspra maledizione, mi sento condannato a morte>>
- <<Nessuno ti toccherà.
Perché credi che Dio ti abbia marchiato la fronte?>>
- <<Vagherò in giro per il
mondo senza fermarmi, perché se lo facessi la terra tremerebbe sotto i miei
piedi. E un giorno andrò a finire sulla luna.
Poeti e scrittori diranno che è lì
che si concentra tutto quello che si disperde nel mondo in seguito ad azioni
sconsiderate>>
- <<Sai cosa ho imparato
subito dopo la cacciata dall’Eden? Il male è insito in noi nello stesso momento
in cui veniamo al mondo>>
- <<Un giorno ti rivedrò?>>
- <<No, questo non sarà
possibile, ma tutti conosceranno la nostra storia ed è come se vivessimo per
sempre.>>
- <<Tu sei Eva, colei che dà
vita>>
- <<E tu sei mio figlio
Caino, colui che per primo ha compiuto l’azione del male. Ricorda che senza il
male il bene non esiste.>>
Adesso che conoscete il mio nome,
e insieme a mia madre abbiamo raccontato la nostra versione dei fatti, in un
faccia a faccia inedito, continuo il mio viaggio ramingo in questo mondo di
peccatori.
Pec-ca-to s.m. Significato:
violazione dell’ordine morale, fatto o esperienza variamente condannabile.