23 Dicembre 2023

Testa di moro.

Yelena Castellino

tempo di lettura: 3 min

Foto di BARBARA808 da Pixabay
C’era una volta una fanciulla di una bellezza disarmante che viveva con il gelosissimo padre e i fratelli…

Fermi, non vi sto raccontando una fiaba con principessa che aspetta di essere salvata dal principe azzurro su cavallo bianco e che vissero felici e contenti, anzi…

Vi racconto la storia di un amore tragico che ha dato vita a…

Un vaso che contiene una delle piante aromatiche più buone al mondo!

Dopo che avrete letto questa storia, le mie parole probabilmente vi torneranno in mente quando mangerete un piatto di pasta al pesto.

Oppure quando lo vedrete nelle cucine o nelle terrazze di tante case, con il suo profumo intenso e stuzzicante.

E se non ne percepirete l’odore, provate a far scivolare delicatamente una mano tra le sue foglie e sarete travolti da uno degli odori più buoni al mondo.

Vi racconto come è nata una delle leggende di “sua maestà” il basilico e di come sia possibile averne piante rigogliose che impreziosiscono la nostra arte culinaria.

Ritorniamo alla nostra fanciulla che viveva tranquilla e spensierata in casa con padre e fratelli. Si accorgono che più passano gli anni e più diventa bella e questo di fatto è un problema perché può essere corteggiata da uomini che non la meritano o che sarebbero disposti a farla soffrire senza esitazioni.

È esattamente quello che succede alla nostra protagonista, che un giorno, mentre stava annaffiando le piante nel suo balcone, incrocia lo sguardo di un uomo colpito dalla sua bellezza.

Non basta il vivere chiusa in casa, sotto la protezione della famiglia, una misura precauzionale poco efficace, perché proprio quel balcone (un po' come in Romeo e Giulietta) sarà il punto di riferimento di questi due giovani che si faranno travolgere da un’intensa passione.

Bella e ingenua lei, bello e bugiardo lui.

Si incontrano di nascosto, si amano.

Lui è un soldato che viene da lontano e nella sua terra ha lasciato moglie e figli, che lo aspettano.

Lei spera che un giorno diventi il suo sposo.

Ma presto lei scopre la verità e impazzisce al rumore del suo cuore che si spezza.

Come ha potuto ingannarla?Perché non le ha detto la verità? Perché ha oltrepassato quel balcone con la menzogna e adesso è pronto a lasciarla senza scrupoli per tornare a casa sua? A cosa sono servite le dolci parole cariche di promesse d’amore pronunciate nel cuore della notte?

Lei, che non accetta la sconfitta morale, si pente di non avere ascoltato i consigli di padre e fratelli e ha paura che vengano a conoscenza di questa relazione segreta.

Una cosa è certa: non accetta il dolore dell’imminente partenza.

A questo punto cosa fa? Si vendica.

Taglia la testa al suo bellissimo moro e dentro vi pone una delle tante piante che annaffia ogni sera nel suo balcone, il basilico.

Ma la vendetta non basta a placare il suo animo. È ancora innamorata e allora tutte le sere si accovaccia sulla testa del suo amato e piange, piange tantissimo.

Ogni lacrima che sgorga dai suoi occhi scivola sul basilico che diventa sempre più verde, più profumato, più abbondante. Cresce con la stessa passione che i due amanti avevano provato nelle loro notti d’amore.

La testa con la pianta che germoglia copiosamente è sotto gli occhi di tutti i passanti.

Vedendola, capiscono cosa è successo.

I vicini, invidiosi, cominciano a produrre vasi in ceramica simili alla testa del moro, sperando di poter avere la stessa fortuna con la pianta.

Ma attenzione, quello che non sanno è che se il basilico cresce così è perché è stato nutrito con le lacrime del vero amore.

Che sia da monito per tutti coloro che iniziano una storia d’amore, affinché siano sinceri e non tradiscano la fiducia dell’altra persona.

Sì, è una storia triste e un po' macabra, ma ve la riporto per come mi è stata raccontata tanti anni fa.

Esiste poi un’altra versione, che aggiunge un altro dettaglio.

A saltare sono le teste di entrambi, dopo essere stati scoperti dalla famiglia di lei e le due teste, ora vasi, messe una di fronte all’altra sempre nel solito balcone, servono da monito a chi vive o pensa di vivere amori illeciti.

Questa leggenda ha circa mille anni e nasce a Palermo.

Uno dei simboli della Sicilia sono questi vasi, le teste di moro.

Troverete in qualsiasi bottega artigiana (soprattutto a Caltagirone) la testa del soldato turco e quella della bella fanciulla.

È lì che poniamo le nostre piante di basilico.

E se ve lo state chiedendo no, tranquilli, non li annaffiamo con le lacrime.

Oggi li usiamo anche come complementi d’arredo con una storia e un significato che non hanno tempo.

Decorano case e terrazze di tantissime case siciliane e non solo.

E sono il simbolo dell’amore eterno.

 

ba-si-li-co s.m. Significato: pianta aromatica, con fiori bianchi in spighe, coltivata in tutti i paesi caldi e temperati per le sue foglie usate come condimento e nella preparazione di salse. Etimologia: dal greco basilikon, erba del re.

 

P.S. Se siete curiosi di leggere una storia simile, ma dalla trama più complessa, potete leggere la novella di Lisabetta da Messina, nel Decameron di Giovanni Boccaccio, esattamente la V novella della IV giornata.

 

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Yelena Castellino

Ciao! Mi chiamo Yelena e sono una storica contemporanea. Ho una grande passione per i libri, l’arte e la danza. Credo nel potere della cultura.

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