18 Novembre 2023

Miti a confronto.

Yelena Castellino

tempo di lettura: 5 min

Foto di Fathromi Ramdlon da Pixabay
PREMESSA: un paio di articoli fa scrivevo una mia rivisitazione del mito di Pandora.

I lettori più attenti sanno che ho fatto un breve accenno a un personaggio di cui avrei parlato in un altro momento.

Il momento è arrivato…

Il palcoscenico di questo dialogo si colloca in un tempo lontanissimo e in un luogo imprecisato e gli attori sono due personaggi famosi. Li riconoscerete fin dalle prime battute. Non aggiungo altro, leggete.

Vicino casa mia c’è un bosco, gli alberi sono altissimi e proiettano ombre e fresco per gran parte del giorno. È lì che ho trovato rifugio, ho un terribile mal di testa. Devo riposarmi un po'.

Mentre penso a dove andare qualcuno mi vede e si avvicina…

- <<Eccoti finalmente, sono giorni che non ti vedo>>

- <<Non dovrei essere qui>>

- <<Perché? Stai forse scappando?>>

- <<Si>>

- <<Lo vedo dai tuoi occhi smarriti>>

- <<Devo andare, non posso fermarmi>>

- <<Io invece ti dico di restare e di raccontarmi cosa è successo. Sono tua madre, lo sento che è successo qualcosa di grave>>

- <<No, non mi perdoneresti, nemmeno Dio lo farà>>

- <<Adesso calmati e stringimi le mani>>

- <<Non posso, le mie mani sono sporche di sangue>>

- <<Del sangue di chi?>>

- <<Di mio fratello>>

- <<Cosa gli hai fatto?>>

- <<L’ho ucciso>>

- <<Non conosco il significato di questa parola>>

- <<Certo che non puoi conoscerlo. Sono il primo al mondo che toglie la vita ad un’altra persona. Ho ucciso il mio unico fratello, tuo figlio minore, e mi sono macchiato di uno dei peccati più gravi che un uomo possa commettere, l’assassinio>>

- <<Perché l’hai fatto?>>

- <<Non sapevo cosa sarebbe successo. Abbiamo litigato tanto e sempre più violentemente. Mi sono difeso, forse un po' troppo, fino a quando lui ha perso la vita. Se non l’avessi fatto, adesso sarei morto io>>

- <<Dovrei crederti?>>

- <<Sì, perché appena i suoi occhi si sono spenti ho provato un dolore incredibile, mi sono sentito fragile e piccolo, indegno di stare a questo mondo e ho avuto paura del creatore, per questo ho iniziato a nascondermi>>

- <<Ma lui ti ha trovato lo stesso>>

- <<Esatto. Ma tu come fai a saperlo?>>

- <<Non potrai mai nasconderti da lui, nessuno può farlo. E’ successa la stessa cosa a me e a tuo padre<<

- <<Madre, riesci ancora a guardarmi negli occhi?>>

- <<Si. Ho perso un figlio, non voglio perderne un altro. Non ti condanno per quello che hai fatto, non eri consapevole delle tue azioni. E so che hai sempre creduto che abbiamo preferito tuo fratello a te, quando in realtà le cose non stavano così>>

- <<Mi sono sempre sentito inadeguato quando stavo con lui>>

- <<Il creatore ti ha messo alla prova>>

- <<Cosa è successo a te e a mio padre?>>

- <<Una cosa terribile. Ci siamo macchiati di una colpa che ha condannato l’intera umanità per i secoli a venire>>

- <<Di cosa si tratta?>>

- <<Vedi, figlio mio, eravamo i primi abitanti di questa terra, siamo stati plasmati in un giardino di meravigliosa bellezza, l’Eden, un paradiso. Potevamo vivere una vita di felicità e abbondanza, potevamo godere dei frutti che ci donava la natura e non compiere nessuno sforzo>>

- <<Ma qualcosa non è andato come previsto>>

- <<No. C’era un unico divieto al quale non abbiamo saputo resistere. Sono stata tentata da un serpente e non ho obbedito all’unica regola imposta. Ho coinvolto tuo padre nella mia sete di curiosità e siamo stati puniti per esserci cibati del frutto dell’albero della Sapienza>>

- <<Cosa è successo?>>

- <<Dio ci ha cacciati fuori dal paradiso terrestre. Il peccato commesso ricadrà sull’intera umanità. Soltanto una donna è destinata a nascere senza questo peccato, ma non so chi sia e dovranno passare ancora migliaia di anni>>

- <<Madre, tu sei la progenitrice dell’umanità>>

- <<E anche la donna che ha commesso il peccato originale>>

- <<Adesso sei anche madre del primo assassino della storia>>

- <<Siamo stati messi alla prova dal nostro stesso creatore, eravamo destinati a compiere i nostri gesti, fa parte della natura umana. Se non lo avessimo fatto noi lo avrebbe fatto qualcun altro. Non disperare>>

- <<Parleranno di noi per millenni e i nostri nomi saranno sulla bocca di tutti>>

- <<E’ così che deve andare>>

- <<Io continuerò a fuggire perché cade su di me un’aspra maledizione, mi sento condannato a morte>>

- <<Nessuno ti toccherà. Perché credi che Dio ti abbia marchiato la fronte?>>

- <<Vagherò in giro per il mondo senza fermarmi, perché se lo facessi la terra tremerebbe sotto i miei piedi. E un giorno andrò a finire sulla luna.

Poeti e scrittori diranno che è lì che si concentra tutto quello che si disperde nel mondo in seguito ad azioni sconsiderate>>

- <<Sai cosa ho imparato subito dopo la cacciata dall’Eden? Il male è insito in noi nello stesso momento in cui veniamo al mondo>>

- <<Un giorno ti rivedrò?>>

- <<No, questo non sarà possibile, ma tutti conosceranno la nostra storia ed è come se vivessimo per sempre.>>

- <<Tu sei Eva, colei che dà vita>>

- <<E tu sei mio figlio Caino, colui che per primo ha compiuto l’azione del male. Ricorda che senza il male il bene non esiste.>>

Adesso che conoscete il mio nome, e insieme a mia madre abbiamo raccontato la nostra versione dei fatti, in un faccia a faccia inedito, continuo il mio viaggio ramingo in questo mondo di peccatori.

 

Pec-ca-to s.m. Significato: violazione dell’ordine morale, fatto o esperienza variamente condannabile.

Etimologia: dal latino peccatum.

 

torna alle Ultime uscite

condividi l'articolo copiando questolink

Yelena Castellino

Ciao! Mi chiamo Yelena e sono una storica contemporanea. Ho una grande passione per i libri, l’arte e la danza. Credo nel potere della cultura.

Leggimi forte

CC-BY-SA icon orange - Creative Commons (modified by Masur) - http://mirrors.creativecommons.org/presskit/buttons/88x31/svg/by-sa.svg

Salvo dove diversamente indicato, il contenuto del blog di SIS. PRO Firenze è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale