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14 Dicembre 2024
Il paese dei numeri primi. Il racconto.
Marco Moscatelli
tempo di lettura: 9 min
Circa dieci milioni di anni fa, quando sulla Terra non c'erano ancora gli uomini, nasceva la prima popolazione di numeri: la popolazione dei numeri primi.
Questa popolazione era formata solo ed esclusivamente da numeri primi: c'era la signora 2, il signor 3, il signor 5, il nonno 11 e così via. I componenti della popolazione, appena approdati sulla Terra, cominciarono a darsi da fare per scoprirla, per capire come trarne beneficio, per fare tutto ciò che sarebbe servito per sopravvivere, mentre la sera si ritrovavano intorno ad un falò per discutere delle problematiche, condividere idee, spartirsi le conoscenze e pianificare la giornata successiva. Come spingeva intorno al falò il 2027 per provare a scaldarsi un po', e come era ingombrante il 90437, mentre il 5, il più intelligente del gruppo, aveva appena notato una somiglianza tra se stesso e la coppia 3 e 2. 3 invece, il più mistico, insieme a 11, il più "suonato" cercavano di capire insieme attraverso pensieri filosofici e musica il perchè questo gruppo eterogeneo di numeri fosse insieme proprio lì, sulla Terra.
Il popolo dei numeri primi era un popolo estremamente all'avanguardia, presto iniziarono a capire come poter sfruttare al massimo le potenzialità che la terra offriva, come ripararsi dalle piogge, come utilizzare l'acqua, come nutrirsi; presto individuarono anche quale fosse il motivo che li rendeva speciali, uniti e allo stesso tempo distanti (ad eccezione di 2 e 3). Tutti i numeri primi potevano essere divisi solo ed esclusivamente per se stessi e per 1. 1, che non faceva parte della popolazione, un po' per definizione e un po' per misticità, diventò presto la parte trascendente della popolazione: un dio da pregare, in cui rifugiarsi nelle difficoltà, a cui chiedere di far andare bene piogge e raccolti, una vera e propria divinità. Durante i falò serali un momento di preghiera ad 1 era diventato d'obbligo, sì anche per 17 e 13 che non sembravano essere così credenti. La popolazione cresceva in autonomia, era in grado di viaggiare, attraversare il mare e così, nuovi numeri primi venivano scoperti, tutti con la stessa caratteristica, tutti divisibili solo per se stessi ed 1.
Presto 2, però, si sentì sola, discriminata, forse 1 l'aveva quasi condannata: era l'unico numero pari in un insieme infinito di numeri dispari ed era strettamente vicina a 3, l'unica coppia ad essere vicina; così 2 iniziò un viaggio interiore, alla scoperta di se stessa e così fece 3. Partirono insieme in un luogo sperduto sulla Terra, ancora inesplorato, per loro, ma lì trovarono altri numeri primi, un po'... particolari, discriminati. Già, per motivi diversi, ma anche loro si sentivano diversi, così diversi nonostante fossero primi anche loro. 2 e 3 temevano di essere giudicati, di non essere accettati da questa "nuova" generazione nonostante la loro visibile uguaglianza; certo, erano incappati nella popolazione dei numeri primi gemelli, quei numeri primi che sono separati tra loro da solo un numero. I numeri primi gemelli capirono presto il disagio di 2 e 3 e li accolsero come fratelli; d'altra parte 2,3 non sono primi gemelli, ma sono primi proprio consecutivi, ma, nonostante ciò, la coppia 461,463 li invitò nella propria dimora per raccontare loro la propria storia.
La coppia 2,3 stava davvero bene in quel nuovo mondo che poi tanto nuovo non sembrava essere; la sera infatti anche i primi gemelli si radunavano intorno al falò, senza spingere, ogni primo vicino al proprio gemello, e il 149 come si prendeva cura del gemello 151 che si stava riprendendo da una brutta polmonite. Fra lo stupore di 2 e 3 la coppia 599,601 cominciò ad intonare un inno a one (1), il loro dio, lo stesso di 2 e 3, chiamato in modo diverso ma con lo stesso significato.
Nell'altro villaggio intanto 5,7 e 11,13 non se la passavano benissimo: anche loro avevano iniziato a discutere con 23 e poi con 89 e 79, per fortuna 17 e 19 la pensavano come 5,7 se no non sarebbe finita benissimo per loro. Il motivo del litigio? Semplice: 5 divideva con 7 ogni cosa, mentre 79 non aveva nessuno vicino con cui giocare e fare 2 chiacchiere. <<Voi due siete sempre insieme, mentre io non ho nessuno con cui parlare!>> diceva 79; <<Non è colpa nostra se hai fatto il vuoto intorno a te!>> ribattevano 5 e 7.
Il tempo passava, i numeri primi erano sempre più indipendenti tra loro, mentre i gemelli erano sempre più dipendenti l'uno dall'altro; 2,3 acquisivano nuove competenze e portarono la propria conoscenza all'interno del villaggio e non avevano idea dei litigi nel loro villaggio nativo; il richiamo alla terra d'origine era talmente forte che i due primi decisero di tornare, così, dopo aver salutato i primi gemelli con la promessa di rivedersi, attraversarono nuovamente il pezzo di Terra che li divideva e giunti sulla collina videro un paese cambiato per certi versi e immutato per altri. C'erano tutti i loro vecchi amici ma alcuni erano isolati da altri: contrariamente a ciò che si possa pensare le coppie 5-7, 11-13, 17-19 ecc erano state condannate in quanto una minoranza; i numeri primi giganti si erano accorti della vicinanza tra queste coppie che amavano stare insieme a discapito (secondo loro) della comunità ed erano stati emarginati. Non solo: 5 era infuriatissimo con 2 in quanto gli aveva portato via il suo gemello anche se per fortuna aveva trovato in extremis 7.
2 pianse quel giorno, chissà cosa sarebbe successo se fosse rimasta, sicuramente non si sarebbe arricchita così tanto, aveva un leggero senso di colpa per come si era trasformata la sua città natale ma non poteva sopportare l'idea di vedere quelle coppie in minoranza soffrire così. Così suggerì loro di migrare verso quel villaggio fatto di soli numeri primi gemelli, lì si sarebbero trovati bene, ne era davvero certa.
Qualcuno accettò, qualcuno rimase nella città con la speranza di poter, un giorno, cambiare qualcosa.
2 non aveva ancora completato il suo percorso e le piangeva il cuore lasciare nuovamente la città ma sentiva che non era ancora il momento giusto per fermarsi e così, insieme al compagno di viaggio 3, andò via alla ricerca di un altro villaggio da "scoprire". Questa volta per 2,3 la strada non fu semplice perchè non trovarono davvero nessuno in questo nuovo villaggio e dovettero rifare tutto da capo.
Sarà che non c'era nessun altro, sarà che 3 aveva una curvatura incredibile, ma presto 2 si innamorò di 3 e 3, più grande, si innamorò della dolcezza di 2; decisero così di moltiplicarsi e venne alla luce 6.
Come era bello 6 per i due nuovi genitori, era così diverso e così perfetto: 6 non era primo ma è somma e prodotto dei suoi divisori (3,2,1) tranne se stesso. 2,3 capirono subito i potenziali problemi a cui poteva andare incontro 6, come avevano fatto 2 numeri primi a dare alla luce un numero non primo? 3 ebbe un collasso, quasi voleva rinnegarlo ma 2 gli fece notare la perfezione di quel nuovo numero, così unico rispetto agli altri; 2 aveva anche un motivo in più per volergli bene: 6 era pari proprio come 2. 3 capì che avevano dato vita ad una creatura speciale, 6 li conteneva entrambi e rispettava il loro dio 1. 6 era semplicemente... perfetto. La nuova famiglia stava benissimo nella loro nuova dimensione, 2 e 3 raccontavano i loro viaggi a 6 che era impaziente di conoscere da vicino i mondi di cui parlavano i suoi genitori e di scoprirne perchè no nuovi. 6 si accorse che aveva sia le abilità di 2 che le abilità di 3 e, fattosi grande, chiese ai propri genitori di tornare nel paese di origine di cui tanto aveva sentito parlare. 2 era titubante, chissà cosa stava succedendo di nuovo in quel posto alla quale era così affezionata; 3 la convinse a tornare, 6 era super entusiasta all'idea.
Durante il tragitto 2 ripensò ai suoi viaggi, cosa l'aveva spinta ad andare, cosa l'aveva convinta a tornare e poi a partire di nuovo, mentre ora stava riapprodando al paese d'origine con delle consapevolezze in più, con una storia d'amore, con un figlio, un figlio "perfetto" che sicuramente non sarebbe stato visto di buon occhio. I tre fecero tappa al paese dei numeri primi gemelli, i quali accolsero loro con estremo entusiasmo. <<Guarda>> disse 2 a 3 con meraviglia, <<ci sono anche 5-7 e 11-13, che piacere rivedervi!>>. Si abbracciarono, <<avevi ragione 2>>, disse 5, <<qui è proprio tutto un altro mondo>>. 6, che finora era stato in disparte, prese coraggio e si presentò, un po' spavaldo eh c'è da dirlo, ma con il modo di fare che hanno i ragazzi giovani quando vogliono spaccare il mondo. Certo i numeri primi gemelli non erano abituati ad un numero così strano ma presero il bello di quel numero, la sua tenacia, la sua grinta ed energia e presto diventò un loro amico, un amico vero. 6 però voleva conoscere anche l'altra faccia della storia dei suoi genitori e volle andare al paese dei numeri primi; i tre partirono e quando arrivarono non trovarono una situazione migliore di quella precedente: i primi gemelli sempre più emarginati, c'erano i numeri dispari non primi come il 323, c'era qualche numero pari, probabilmente nato da una vecchia relazione di 2 e tra i numeri pari c'era il 28, il 496, l’8128 che proprio erano mal visti. 6, con grande istinto, corse subito da loro, un po' perchè erano davvero una minoranza tra le minoranze, ma soprattutto perchè erano "perfetti" come lui. Che strana situazione che si era creata, 2 pianse, 3 si amareggiò, 6, insieme ai suoi nuovi amici, cercava di trovare un modo per portare alla "normalità" le cose.
Ragionandoci un po' sopra videro che la popolazione stava crescendo e i numeri primi anche non gemelli potevano avere vicino qualcuno, ad esempio il 23 poteva parlare con 24 e 22 anche se erano pari, anche se erano "diversi", senza necessariamente essere "perfetti", ma 83 non aveva nessuna voglia di parlare con 82 e tantomeno con 84; povero 84, nemmeno 85 voleva parlargli, forse perchè i due erano "coprimi", in quanto avevano in comune solo il divisore 1?Chi lo sa?! Di certo 6 non se lo spiegava, aveva capito che i numeri pari stavano completando la popolazione, arricchendola, aveva capito che con lo scambio si poteva crescere, soprattutto culturalmente, mentre i numeri primi pensavano che questi nuovi numeri avrebbero solo portato scompiglio!
Presto scoppiò la guerra: 88 impazzì e decise che solo i numeri "perfetti" e i numeri palindromi potevano sopravvivere; 88 aveva un'arma segreta di distruzione: lo zero. Lo zero era un numero sconosciuto, ma aveva il potere di assorbire qualsiasi numero gli si avvicinasse inglobandolo in se stesso. Apparentemente inclusivo, lo zero, chissà cosa ci faceva con tutti quei numeri che assorbiva per mano di 88; forse le preservava? O dentro di sé le annullava? Non ho una risposta ma le guerre si sa non portano mai a buone conclusioni. 6 non credeva ai propri occhi, non poteva pensare di dover assistere a questa barbarie anche perchè credeva nello scambio culturale; quante vittime fece lo zero per mano di 88: molti numeri si "ruppero" e le parti restanti di questi cercarono di ricomporsi tra loro, come ad esempio il 30, rotto in 2 e 15, si ricostruì formando 2/15; e il 33 che, pur essendo palindromo, ma non era d'accordo con 88? si ruppe in 3 e 11 e ricomponendosi formò 3/11. Erano nate le frazioni.
Terminata la guerra, che ovviamente non risolse nulla ma, anzi, aumentò i disagi tra le etnie, le frazioni erano diventate una sorta di ponte di scambio tra i numeri: passando tra loro, infatti, due numeri si raggiungevano più facilmente tra loro! 6, provato fisicamente, trovò la forza di reagire. Nonostante la guerra era super carico, l'incontro con il luogo di origine dei suoi genitori gli aveva fatto capire che, forse, da qualche parte del mondo, potrebbe essere possibile incontrare altre tipologie di numeri oltre alle "rotte" frazioni, forse i numeri reali, anche se quelli reali conosciuti finora non sembrano essere molto interessanti; chissà se su un altro pianeta, che 6 aveva avvistato in lontananza, esistono dei numeri ancora più "strani", "diversi", ma che avrebbero migliorato la vita di tutti: 6 però, per ora, li poteva soltanto "immaginare".