28 Gennaio 2023

La scelta delle scarpe: cosa c’entra con la fisica?

Marco Moscatelli

tempo di lettura: 4 min

Image by Luna-Lucero from Pixabay
Può sembrare un’affermazione senza senso, ma in realtà è una cosa che ho imparato alle superiori alla prima lezione di chimica-fisica. L'affermazione in questione è questa:
<<Quando vai a comprare un qualsiasi paio di scarpe, non devi vedere prima quelle che ti piacciono, ma devi guardare prima quelle che hanno il tuo numero e poi, tra queste, scegliere un paio che ti garba!>>.

Me la ricordo benissimo la scena, ricordo il mio professore, un uomo veramente alto, che aveva il 48 di piede e ricordo che i primi tre pensieri sono stati:

  1. ma questo è scemo!

  2. cosa c'entra con la fisica?

  3. forse lui deve far così perché della sua taglia non ce n’è, io compro quello che mi piace!ù

Il secondo pensiero (cioè cosa c'entra con la fisica?) è molto molto profondo!

L'ho capito ovviamente con il tempo, però meglio tardi che mai.
Andiamo per gradi!
Immaginate di avere un'estrema necessità di acquistare un paio di scarpe, andate in un negozio di scarpe e la prima cosa che fate è girare per il negozio in cerca del paio che vi piace di più, dopo averlo trovato cercate la scatola con il vostro numero, lo provate e se è ok e con un prezzo accessibile lo acquistate...

Ha filato liscio, ma se non c'è il numero?! Va beh, girate ancora fino a trovarne un altro paio (su 3000 paia ce ne saranno almeno una decina che vi piacciono!), vi piace, cercate il numero, lo provate e bla e bla e bla! Se vi va male diciamo che all'ottavo paio trovate il numero. Oppure vi scocciate prima, perché avete perso un sacco di tempo senza combinare nulla. Questo percorso lo fan più o meno tutti!
Ora, mentre voi girate nel negozio, entra qualcuno che va direttamente dal commesso e gli domanda:<<mi scusi che tipo di scarpe ha con il numero 43?>>. Probabilmente il commesso lo liquida nel giro di 3 secondi, il tipo se ne torna a casa insoddisfatto ma almeno non ha perso tempo!

La classificazione fatta per “nome-scarpa”, piuttosto che per “numero di scarpa”, va per la maggiore e sinceramente non so proprio perché! Però, se le scarpe fossero classificate per “numero” uno entrerebbe in negozio, guarderebbe in alto in cerca del suo numero, troverebbe tutte le scarpe disponibili di quel numero e poi deciderebbe tra:

  • non mi piacciono non le compro

  • belle queste, le provo e le compro!

Sicuramente il tempo che impiegherebbe la persona sarebbe minore, perché ha tutto a disposizione in base al proprio numero di scarpa! Va beh è solo un modo di vedere la cosa, però mi sembra più intelligente!

Sì, ma cosa c'entra con tutto questo la fisica?

La fisica cerca di dare una spiegazione oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile, osservando la realtà!

Nell’estrema necessità di acquistare un paio di scarpe è semplicemente più intelligente la scelta chiedere direttamente le scarpe disponibili del proprio numero e capire quali sono disponibili, piuttosto che vederle tutte e scoprire pian piano che non c'è il tuo numero! Questo è poco ma sicuro! Poi ci sta che entro in un negozio e non ci sono paia disponibili del mio numero, sia che siano divisi per numero che per scarpa, poi chi se ne frega se io ho tempo da buttar via mentre un altro ha fretta di comprarsi ste scarpe! Non è questo il punto!

Il punto è l'oggettività.Sì, nel momento in cui metto davanti il gusto delle scarpenon sono oggettivo, quindi non sto seguendo un metodo scientifico! Il metodo del "gusto" vale solo per me, il mio gusto è diverso dal tuo!

Invece, il 43 è un numero, una misura, il 43 bene o male è per tutti! Solo poi viene il gusto! In questo caso è oggettivo! Non fa una piega!

E va anche bene per gli altri 3 aggettivi della spiegazione fisica (verificabile, affidabile e condivisibile), perché questo metodo lo è!

So che può sembrare una cosa assurda e non voglio togliere il gusto di fare shopping alle persone, ma sicuramente il metodo per "numero" è molto molto più pratico!

Il metodo scientifico sta alla base della fisica, parte dall'osservazione, crea un modello e lo testa! E, se questo modello regge, la matematica poi pensa a scrivere le formule del fenomeno, ma alla base ci sta questo!
Sinceramente mi spiace dirlo, ma il mio professore aveva ragione!
Stranamente però, nonostante io sia d'accordo con ogni singola parola detta prima, quando ho bisogno di un paio di scarpe guardo quelle che mi piacciono e se non ci sono amen, le faccio arrivare! Anche perché il commesso mi ha già liquidato una volta!

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Marco Moscatelli

Ciao, mi chiamo Marco e mi occupo di analisi dati. Mi piace applicare leggi matematiche a casi reali e in generale alla vita.

La matematica è l'insieme delle convenzioni che spiega tutto ciò che ci circonda.

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