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1 Luglio 2023
Il pensiero laterale. L’elettricista
e i tre interruttori.
Marco Moscatelli
tempo di lettura: 5 min
Il rompicapo dell'elettricista
pigro dei tre interruttori è uno dei classici esempi che si fanno per
descrivere il concetto di pensiero laterale.
Il rompicapo è questo:
In una prima stanza chiusa, è contenuta una lampadina ad incandescenza.
In una seconda stanza, da cui la
prima non è direttamente visibile, ci sono tre interruttori.
Solo uno di questi interruttori
accende la lampadina.
Potendo azionare i tre
interruttori a proprio piacimento e potendo andare nella stanza chiusa solo una
volta per verificare lo stato della lampadina, come si può determinare
l'interruttore in grado di accenderla?
Le condizioni iniziali sono:
Lampadina spenta.
Tutti gli interruttori in posizione OFF.
Premesso che tutte le volte che leggo un indovinello e ci sono situazioni
assurde prima mi innervosisco e poi cerco di risolverlo! Sì, perchè quest'elettricista
non può aprire la porta e provare sti benedetti interruttori e vedere quale dei
3 accende la lampadina?! Ma soprattutto l'elettricista che ha costruito l’impianto
(oppure lui stesso) perchè ha fatto 3 interruttori, 2 dei quali non servono a nulla?
Va beh, superata questa fase dalla quale non se ne esce mai, si prova a
risolverlo.
Se utilizzassi solo la logica quasi sicuramente non sarebbe possibile
risolverlo! Anzi, togliamo il quasi perchè non voglio darvi nessuna illusione
di poterlo fare!
Sì, perchè
"logicamente", e con logicamente intendo "parlando a livello
logico", una lampadina può essere solo accesa o spenta, quindi qualsiasi
cosa io faccia con i 3 interruttori (ne accendo 2/3, 1/3, 3/3 ecc) sta
lampadina me la trovo accesa o spenta, fine! Ha solo 2 stati! A livello
logico...
Per spiegarlo dobbiamo ricorrere alla fisica! Cioè portare su un altro
livello il problema e, combinandolo con la logica, cercare di dare una
risposta... Ricorrendo alla fisica, infatti, la lampadina può essere fredda o
calda, quindi aggiungo altri 2 stati alla lampadina che "logicamente"
prima poteva essere solo accesa o spenta.
Quindi, in sostanza, per risolverlo metto su ON i primi 2 interruttori, dopo
qualche minuto, senza entrare nella seconda stanza, prima che qualcuno si
innervosisca, metto su OFF uno dei 2 interruttori, per semplicità mettiamo su
OFF il primo.
Entro finalmente in sta stanza e
so la soluzione:
Se vedo la lampadina accesa, allora il secondo interruttore è quello corretto!
Semplice no?! Ho avuto fortuna!
Ma se la lampadina è spenta? Quale dei due rimanenti interruttori è quello che accende e spegne la
lampadina?
Ecco che entra in gioco la fisica!
Tocco la lampadina: se la lampadina è calda allora è il primo, se no è il terzo!
Chiaro, no?!
Con il termine pensiero laterale si intende una modalità di risoluzione di
problemi logici che prevede un approccio indiretto ovvero l'osservazione del
problema da diverse angolazioni, contrapposta alla tradizionale modalità che
prevede concentrazione su una soluzione diretta al problema. Mentre una
soluzione diretta prevede il ricorso alla logica sequenziale, risolvendo il
problema partendo dalle considerazioni che sembrano più ovvie, il pensiero
laterale se ne discosta (da cui il termine laterale) e cerca punti di vista
alternativi prima di cercare la soluzione. (Direttamente da wikipedia)
Proprio qui volevo arrivare! Come al solito io ho una mia interpretazione delle
cose che mi stanno intorno, dei concetti ecc e ovviamente anche di questo ho
una mia interpretazione!
Nella vita quotidiana risolvere i
problemi, di qualsiasi natura essi siano, credo sia possibile utilizzando solo
la logica. Sì, nel senso che uno si mette lì, analizza la situazione e procede
per gradi alla risoluzione della cosa! Questo è un approccio totalmente
matematico... Non è vero! Questo è un processo totalmente ottuso! Tenendo
conto che il pensiero laterale non sovrasta il pensiero verticale (cioè quello
logico), lo accompagna, a volte non è possibile risolvere le cose solo in modo
logico, ma occorre portare il livello del problema su altri piani, spaziare,
vedere le cose sotto altri punti di vista!
Mi fermo un secondo:
io ad esempio, che vedo bianco o nero e non ho mezze misure, penso di poter
dare una spiegazione logica a tutto! Se non ci riesco spesso e volentieri
ricorro al pensiero laterale... Se non ho idee mi informo, chiedo ecc e poi
metto insieme i pezzi! O almeno, ci provo!
La differenza tra le persone
chiuse e le persone aperte sta proprio nell'avere o meno la capacità di usare
il pensiero laterale, tra una persona sveglia e una un po' meno sta nella
prontezza di usarlo sto pensiero! Detto questo non mi reputo nè aperto, nè
sveglio! E comunque credo fortemente solo nella logica!
Capita spesso di soffermarci a pensare a come risolvere i nostri problemi,
dalle stupidaggini a qualcosa di più forte, e tante volte la soluzione è lì
davanti a noi e noi non ce ne accorgiamo! Oppure è lontana ma fattibile. Quando
è lontana, ma fattibile io la identifico con la logica, perchè mi porta sempre
alla soluzione, quando è lì e non la vedo (e quando la trovo mi dico " ma
come hai fatto a non pensarci prima?!") la identifico come pensiero
laterale... Più o meno funziona così!