6 Dicembre 2025

Il silenzio...

Marco Moscatelli

tempo di lettura: 5 min

Oregon photo by Anonimo su pixabay.com
C'è una domanda, che credo ognuno abbia sentito almeno 100 volte nella propria vita, alla quale ho sempre cercato di dare una risposta a modo mio in quanto le risposte che sentivo non mi piacevano tanto.
La domanda è la seguente:

Se un albero cade in una foresta senza che ci siano spettatori, l’albero fa rumore cadendo?

Ne ho sentite di ogni del tipo:

<<dipende da quanto è profonda la foresta>>

<<dipende dall'eco>>

<<dipende da che tipo di albero è>>

<<dipende se lo vedo cadere>> ecc.

La prima risposta che avevo dato, mi ricordo benissimo, diversi anni fa, è stata:

<<se non c'è nessuno, chi mi assicura che l'albero effettivamente sia caduto nella foresta?>>.

Era nel periodo in cui volevo rompere le scatole, lo so, però non sapevo dare una risposta e come molti non avevo capito a fondo la "sottigliezza" del giochino e per anni sono andato avanti a domandarmi se sto benedetto albero (di natura sconosciuta) facesse rumore o meno in sta foresta (di profondità non nota)... Ma perchè quest'albero doveva proprio cadere quando non c'era nessuno a vedere/sentire la sua sorte? Boh, misteri. In ogni caso, dopo poco tempo ho dato la mia risposta definitiva: l'albero, per quanto sia profonda la foresta e che ci sia o meno qualcuno ad assistere alla scena, fa rumore!

Poi mi sono autoconvinto di questa cosa e ho cercato di spiegare il perchè! Una motivazione convincente credo che sia che se metto 2 persone di fianco, una sorda e l'altra no, e batto le mani... va da sè che la persona sorda non sente, mentre quella non sorda sente.

E voi direte: bene, bravo, quindi?

Quindi penso che l'albero faccia rumore, poi il mio orecchio non l'ha sentito perché, essendo lontano, non ha potuto percepire il suono... Però rumore l'ha fatto.

Per assurdo è come se mettessi in dubbio che un aereo con 400 passeggeri abbia viaggiato da Miami a Roma solo perchè io non l'ho visto né partire né volare né atterrare... Ma le persone sono partite e arrivate... spero di avervi convinto come mi sono convinto io.

L'albero che cade, il vuoto, il rumore, il silenzio, nessuno che ascolta... Che poi è un pò quello che succede quando "litighi" con qualcuno. Qualcosa che si rompe, magari le urla, il vuoto che ti rimane dentro, il silenzio!
Quello che vorrei esprimere è che il silenzio, come la perfezione, è una cosa difficilissima da cercare, ti ci puoi avvicinare ma ci sarà sempre un rumorino di sottofondo che "disturba" il tuo silenzio.

C'è differenza tra "pace" e "silenzio": uno può essere in pace al mare, magari sulla spiaggia con un mojito in mano e ascoltando le onde e il vento... Ma quello non è silenzio... Sia chiaro mi piacerebbe eh essere sdraiato su una spiaggia con un mojito in mano e ascoltare il mare... però non è silenzio!

La pace non è silenzio! E il silenzio è pace? Mah, io direi proprio di no! O meglio, dipende!

Io se avessi silenzio sarei in pace il più delle volte! Ad esempio, quando vivevo con i miei e mi svegliavo per andare a scuola e mia mamma mi faceva le domande impazzivo... Appena sono andato a vivere da solo, al mattino mi sveglio senza domande e, quindi, convivo con una cosa che tende al silenzio, sono in pace!

Ma se devi convivere con il silenzio di una persona a cui tu sei affezionato e che non ti rivolge più la parola? Se qualcuno non vuole parlare con te perchè ti crede pesante?

Anche quello è silenzio, ma non credo sia pace! Certo è un concetto diverso dal silenzio che ci può essere nel vuoto, ma forse è peggio!

Tante volte si fa più male con il silenzio che con 1000 parole, tante volte si esprime meglio un concetto in silenzio che con le parole, tante volte si fa più bella figura a stare in silenzio, tante volte si sta in silenzio perchè non si riesce ad esprimersi, troppe poche volte si sta in silenzio per ascoltare!
Quanto fa male il silenzio delle persone a cui vuoi bene? Quanto è difficile rispettare il silenzio di qualcun altro? Quanto è complicato dover stare in silenzio? Quanto è frustrante voler parlare e non riuscirci? Quanto è da idioti parlare quando si poteva stare zitti? Quanto è triste non saper ascoltare?

C'è un equilibrio a tutto ciò?

Cioè, redo che tutti, ma proprio tutti, abbiano qualcosa da dire, ma chi non lo fa è perchè secondo lui non ha davanti gli ascoltatori "giusti", persone non disposte ad ascoltare, persone che non sono interessate all'argomento ecc...

Quanto è triste quando non hai nessuno che ti ascolta e tu vorresti parlare? Quasi quanto è triste non voler parlare e qualcuno che cerca di fartelo fare... Ho detto "quasi quanto", non "uguale". Sì perchè, se uno non ha voglia di parlare e vuole rimanere in silenzio è giusto che abbia il diritto di farlo... Giusto, però, chi cerca di farti parlare, lo fa per farti sfogare, perchè ti vuole bene ecc... Non sono d'accordissimo ma lo riconosco... C'è chi non ha quasi mai voglia di parlare, c'è chi vorrebbe essere ascoltato!

C'è una bellissima canzone di Luca Carboni "Persone silenziose" della quale vi invito a leggere il testo...

Scrivo due miei ultimi pensieri, poi la chiudo qui questa storia del silenzio

1.Per fortuna, o per sfortuna non lo so, abbiamo diversi modi di comunicare:

  • con i gesti (facendo un'espressione),

  • con le parole (questo va da sè),

  • con dei rumori (tipo un colpo di tosse per far capire qualcosa),

  • con gli occhi...

Cavolo che bello comunicare con gli occhi, ma far capire, spesso e volentieri, cosa si vuole esprimere con quegli occhi, è abbastanza complesso... Ma gli occhi non mentono mai!

Allo stesso modo ci sono diversi modi di ascoltare:

  • con i gesti (rispondendo all'espressione),

  • con le parole (questo va da sè),

  • con dei rumori (tipo un colpo di tosse per far capire qualcosa),

  • con gli occhi...

Cavolo che bello ascoltare con gli occhi, ma è difficile comprendere, spesso e volentieri, cosa vogliono dirci quegli occhi... Ma gli occhi non mentono mai!

Quello che voglio dire è che allo stesso modo comunichiamo e ascoltiamo, il rapporto è 1:1, ma dato che ci sono tanti che parlano e pochi che ascoltano forse dovremmo impegnarci un po' di più ad ascoltare, perchè abbiamo lo stesso numero di elementi per farlo!

2.Credo che gli stessi che cercano la perfezione cercano il silenzio, perchè il silenzio è una forma di perfezione in quanto esso stesso non esiste!


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Marco Moscatelli

Ciao, mi chiamo Marco e mi occupo di analisi dati. Mi piace applicare leggi matematiche a casi reali e in generale alla vita.

La matematica è l'insieme delle convenzioni che spiega tutto ciò che ci circonda.

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