Questo sito web utilizza i cookies per garantire all'utente la migliore esperienza possibile quando visita il sito web. L'utente è invitato a prendere visione della Privacy Policy per maggiori informazioni in merito. Facendo clic su "Accetto", l'utente accetta l'uso dei cookies non essenziali
IgnoraAccetto
21 Giugno 2025
LA LOGICA E L'INDOVINELLO DI EINSTEIN.
Marco Moscatelli
tempo di lettura: 5 min
Secondo la leggenda, il grande Albert Einstein inventò questo indovinello ed asserì che il 98% della popolazione mondiale non sarebbe stata in grado di risolverlo.
Volete cimentarvi per verificare se siete nel restante 2%?
Dunque, in una strada ci sono cinque case dipinte in cinque colori differenti.
In ogni casa vive una persona di differente nazionalità. Ognuno dei padroni di casa beve una differente bevanda, fuma una differente marca di sigarette e tiene un animale differente.
Domanda: a chi appartiene il pesciolino?
Ecco alcuni indizi:
L'inglese vive in una casa rossa.
Lo svedese ha un cane.
Il danese beve tè.
La casa verde è all'immediata sinistra della casa bianca.
Il padrone della casa verde beve caffé.
La persona che fuma le Pall Mall, ha degli uccellini.
Il proprietario della casa gialla fuma le Dunhill's.
L'uomo che vive nella casa centrale, beve latte.
Il norvegese vive nella prima casa.
L'uomo che fuma le Blends, vive vicino a quello che ha i gatti.
L'uomo che ha i cavalli, vive vicino all'uomo che fuma le Dunhill's.
L'uomo che fuma le Blue Master, beve birra.
Il tedesco fuma le Prince.
Il norvegese vive vicino alla casa blu.
L'uomo che fuma le Blends, ha un vicino che beve acqua.
Chiaramente è un invito a farlo, è divertente, per nulla impegnativo ed è solo una questione di "logica"... Mi affascina sto gioco! Non c'è nessuna informazione inutile e tutte sono necessarie. Anche se... La soluzione non è univoca.
Dunque dicevamo? Logica, ah sì, credo sia chiaro a tutti il concetto di logica, no?
Con logica si intende lo studio del ragionamento. Si, ma quindi? Cosa vuol dire lo studio del ragionamento? Supponiamo di dover dimostrare per passaggi un evento naturale, il dì e la notte; le domande sono:
perchè durante il dì c'è luce e poi non si vede più nulla?
perchè verso le 13 fa più caldo?
Allora uno si mette lì al mattino (all'alba) vede una cosa gialla che sale nel cielo, vede che quando raggiunge il punto più alto fa molto più caldo del mattino, poi passa ancora un po' di tempo e questa cosa gialla scende e poi non vede più niente e fa un freddo cane!
Bene! Lo fa un secondo giorno, un terzo e poi tira le sue conclusioni...
Alla domanda 1 risponde così:
<<Beh al mattino non c'è quella cosa gialla (che poi è il sole) quindi è buio, non vedo nulla, poi piano piano la vedo spuntare e comincio a vedere qualcosa, poi sempre di più fino a quando è dritta nel cielo, poi di nuovo di meno, fino a quando cala e torno a non vedere nulla>>.
Quindi affermo che per me quando c'è il sole posso vedere e quando non c'è non vedo nulla: il sole illumina! Semplice no? Il ragionamento non fa una piega!
Alla seconda domanda rispondo più o meno uguale e dico:
<<Quando il sole è in alto fa più caldo! Beh è vero!>>.
A livello logico ho ragione... Ogni passaggio che faccio è corretto, dall'osservazione del fenomeno alla conclusione, lo studio di ogni passaggio è la logica.
Poi lasciamo perdere quello che vedo (cioè, il sole che si muove) che è concettualmente sbagliato; come sappiamo è la terra che gira intorno al sole!
Quello che voglio dimostrare è proprio questo: la logica, con le conclusioni c'entra il giusto!
Non è detto che se io logicamente faccia pensieri corretti il risultato sia corretto! Infatti io vado fuori di testa quando sento <<logico, no?>>... Ma logico cosa? Tutto, se spiegato con una certa coerenza può essere logico o addirittura è logico!
Quando ho iniziato a capire che la matematica era la mia strada ho iniziato ad odiare fin da subito le dimostrazioni per assurdo... Se ci penso ancora mi viene un nervoso...
Sì perchè queste funzionano così:
si parte da una cosa che si vuole dimostrare,
la si nega, cioè si dice: ok supponiamo che questa non sia vera (e qui partivano parolacce perchè dicevo: ma perchè devo negarla se è vera?!)
si dimostra che con passaggi logici si arriva a una conclusione fuori dal mondo (e allora cosa la facciamo a fare?)
allora si afferma che la prima parte non si può negare, in quanto dà risultati fuori dal mondo
quindi il teorema è vero (sì ma dai, cosa vuol dire?!)
In realtà poi ho capito che sono affascinanti! Sono affascinanti perchè con un ragionamento logico, che mi porta a conclusioni errate, posso affermare che una cosa deve/non deve essere così... Per forza! In sostanza deve/non deve essere così perchè, se facessi nel senso opposto allora arriverei ad una cazzata!
La più bella dimostrazione per assurdo è "La radice quadrata di 2 non è un numero razionale" che vi risparmio.
La logica però può portare a ragionamenti assurdi, se le premesse sono "sbagliate" (ma anche no)!
C'è un bellissimo video su queste assurdità a questo link.
Sì tratta del Professor Dindiot che con le dimostrazioni per assurdo spara un sacco di cazzate logicamente corrette! Questo video è troppo bello, fa troppo ridere ed estende ed estremizza i concetti di assurdità e logica.
Tiro fuori un esempio dal video per spiegarmi meglio:
Si vuole dimostrare che un uomo ha 6 gambe.
Dimostrazione (semplice semplice)
"Nessun uomo" ha 4 gambe, vero no?
Ma un uomo ha 2 gambe in più di "nessun uomo"... Beh è vero, logicamente è corretto!
Quindi se nessun uomo ha 4 gambe e un uomo ha 2 gambe in più allora un uomo ha 6 gambe!
Questa è proprio una c......ata, però rende il concetto! Logicamente non sto dicendo cavolate, ma la conclusione è veramente stupida! Nel video si dimostra anche che un uomo ha infinite teste e non ha orecchie, veramente da idioti però fa ridere.
Questo per dire anche che nessun pensiero è scorretto se argomentato logicamente; cioè se io dico che un dado è una sfera mi mandate a quel paese, ma se io argomento bene (non ho la più pallida idea di come si possa fare a dimostrare che un dado è una sfera ma ci potrei provare), logicamente non sbaglio e ogni passaggio è logico, allora io ho ragione! Diciamo che argomentazioni logiche con risultati pessimi si posson chiamare paradossi... Ma sì dai diciamolo!
Se poi penso che alcuni anagrammi di logica sono:
caligo (un po' nebbiosa lo è la logica)
cigola (beh in alcuni "ragionamenti" si sente il cigolio eh)
caglio (non ho assolutamente idea di cosa possa centrare il caglio con la logica ma va beh) un po' di "logica" in tutto ciò c'è... O no? Boh proverò a spiegarmelo!