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30 Ottobre 2021
Informazione giuridica online. come usare i motori di ricerca.
Irene Procopio
tempo di lettura: 5 min
Essere
aggiornati in fatto di leggi non è semplice. Diversi fattori ostacolano
l’informazione, tra cui: la specialità di alcune tematiche che sono regolate a
più livelli e da diverse fonti; la pluralità di contenuti a cui attingere, dai
motori di ricerca alla banca dati della Gazzetta Ufficiale; infine, non per
importanza, la difficoltà di individuare un’unica chiave di ricerca, si tratta
di una norma ordinaria o di un regolamento europeo?
Per norma
giuridica si intende il precetto, la regola che dev’essere seguita.
Per atto
normativo si intende un atto giuridico che ha come effetto la creazione,
modifica o abrogazione di norme generali e astratte di un determinato
ordinamento.
Per disposizione
si intende l’enunciato linguistico che esprime un precetto, una regola. La
disposizione deve essere interpretata, per cui disposizione + interpretazione =
norma.
Tutta una serie
di atti amministrativi circonda quella che potremmo indicare con il termine legge
in vigore. Questi atti, di carattere generale come piani regolatori,
bilanci, atti che riguardano intere categorie di destinatari, ecc, svolgono una
funzione importante nell’iter legislativo perché intervengono con regole di
dettaglio, applicative, interpretative o con atti che distribuiscono risorse.
Vediamo come
orientarci.
Quando l’utente
si mette alla ricerca della regola da seguire può attingere a diverse fonti e
secondo varie modalità di raccolta delle informazioni. Dipende tutto dallo
scopo della ricerca e dalle risorse di cui dispone. Chiaramente per
tematiche delicate e di notevole importanza che richiedono un parere legale, è necessario rivolgersi ad un professionista
che faccia da guida in un percorso più strutturato.
Ai fini
dell’informazione giuridica, invece, intesa come conoscenza più o meno esatta
delle leggi in vigore, l’utente può orientarsi secondo il metodo
della ricerca per parole chiave o keywords.
Le seguenti 4
categorie rappresentano le tipiche esigenze da cui nasce il bisogno di
informazione giuridica e a cui ricondurre 4 metodi di ricerca per parole
chiave con i rispettivi esempi:
Ricerca
per dati identificativi. Si cerca un documento normativo sulla base di
alcuni elementi, sia pure imprecisi o parziali, che lo identificano. Es. silenzioassenso
norma
Ricerca
per argomento. Non si conoscono elementi identificativi ma si vuol sapere
quali norme regolano una determinata materia o un argomento specifico. In
alcuni casi non si ha neanche certezza che tali norme esistano. Es. normativa
antisismica in italia
Ricerca
tra i legami normativi, tra documenti che si richiamano. In questo caso si
parte da un documento noto per ricercare documenti derivati o collegati, cioè
documenti citati, documenti previsti o documenti di dettaglio. Es.
applicazione italiana della direttiva europea sui rifiuti
Ricerca
per aggiornamento. In questo caso si ha l’esigenza di essere informati in
modo continuativo e costante sulla norme che riguardano un certo argomento
oppure emanate da un determinato Ente. In alcuni casi si desidera essere
informati su un documento normativo futuro, in modo puntuale e tempestivo. Es. ultime
linee guida del garante privacy
Immedesimandoci
nell’utente possiamo individuare le difficoltà che questi deve affrontare nella
ricerca giuridica e predisporre strumenti idonei a facilitarne l’informazione.
Le difficoltà dell'utente:
Il recupero del testo vigente o, meglio, del testo
coordinato. L’utente cerca il testo vigente di un documento normativo, cioè
cerca il testo in vigore in un certo momento storico, tenuto conto delle
eventuali modifiche successive alla sua pubblicazione o di altri elementi. La
vigenza è un concetto complesso, spesso frutto di interpretazione, per cui è
meglio ricercare il testo coordinato con le successive modifiche.
Il recupero del contesto normativo. L’utente potrebbe aver bisogno di conoscere anche i documenti normativi richiamati
dal documento che è stato individuato o che da esso hanno tratto origine. Se si
conoscono altri elementi rispetto all’argomento, ad esempio se la materia sia
regolata a livello nazionale o europeo, è consigliato effettuare la ricerca
inserendo un richiamo esplicito alla tipologia di documento (es. direttiva).
Il recupero delle norme nascoste. Molte
disposizioni del nostro ordinamento interessano vari settori e sono inserite in
leggi contenitore o leggi omnibus (Legge Finanziaria, collegati,
Decreti Legge, Job Act ecc.) per cui è difficile coordinarle con la legislazione del
settore. In questi testi, spesso molto lunghi, sono contenute disposizioni che
modificano la legislazione generale (codice civile, codice penale) e
soprattutto la legislazione di settore, in particolare nell'ambito delle leggi
tributarie, sull'ambiente, sul lavoro pubblico e quello privato. Nel recupero
delle leggi contenitore è importante condurre la ricerca per argomento o
materia.
Il linguaggio. In campo
giuridico, la complessità del linguaggio può essere un problema. Quello
utilizzato nella domanda può essere molto diverso da quello presente nei
documenti. La complessità è data da due fattori: da un lato i tecnicismi tipici del diritto e dall'altro la presenza di termini specialistici di
ogni tipo. Rispetto al linguaggio, è consigliato affidarsi al dizionario dei
termini giuridici disponibile sui siti di diverse case editrici.
L’interpretazione delle norme. Infine, vi è il
problema derivante dall’interpretazione giurisprudenziale dei documenti
normativi che da’ ad un testo un determinato significato, in alcuni casi
diverso da quello che appare dalla lettera. Anche in questo caso l’utente ha
bisogno di strumenti che lo aiutino. Ai fini dell’interpretazione giuridica,
attività complessa per i meno affini al diritto, è consigliato consultare le
riviste e i quotidiani di settore che offrono approfondimenti e sintesi della giurisprudenza
sul tema.
Oltre alle
complesse banche dati e registri ufficiali, strumenti complessi che si
scontrano con il contesto moderno e connesso in rete, bisogna predisporre
strumenti d’ausilio sia nell’accesso all’informazione che nella comprensione e
consapevolezza del suo contenuto.
In questo
senso, merita segnalare il cambio d’approccio alla comunicazione giuridica
degli ultimi anni grazie anche alle influenze dell’Unione Europea. Molte
Autorità tra cui spicca il Garante Privacy, tante Associazioni e
Federazioni di categoria, tanti avvocati e giuristi, si stanno impegnando
in una politica di comunicazione aperta e omnicanale, dai blog alle
pubblicazioni sui social network.
Le infografiche
e i video promozionali si fanno largo negli ambienti giuridici. Strumenti
quotidiani per avvicinare l’utente alla legge e orientarlo tra i vari atti e documenti, con l’obiettivo di promuovere una cultura giuridica accessibile ed
omogenea.
Una politica di
comunicazione semplice e inclusiva, oltre che strumento di sensibilizzazione su
tematiche spesso sconosciute o ignorate, si pone a garanzia del rispetto
effettivo della legge con il duplice risultato di aver condotto gli utenti alla
consapevolezza della norma e alla partecipazione attiva al diritto.