30 Ottobre 2021

Informazione giuridica online. come usare i motori di ricerca.

Irene Procopio

tempo di lettura: 5 min

Photo by Christin Hume on Unsplash
Essere aggiornati in fatto di leggi non è semplice. Diversi fattori ostacolano l’informazione, tra cui: la specialità di alcune tematiche che sono regolate a più livelli e da diverse fonti; la pluralità di contenuti a cui attingere, dai motori di ricerca alla banca dati della Gazzetta Ufficiale; infine, non per importanza, la difficoltà di individuare un’unica chiave di ricerca, si tratta di una norma ordinaria o di un regolamento europeo?

Per norma giuridica si intende il precetto, la regola che dev’essere seguita.

Per atto normativo si intende un atto giuridico che ha come effetto la creazione, modifica o abrogazione di norme generali e astratte di un determinato ordinamento.

Per disposizione si intende l’enunciato linguistico che esprime un precetto, una regola. La disposizione deve essere interpretata, per cui disposizione + interpretazione = norma.

Tutta una serie di atti amministrativi circonda quella che potremmo indicare con il termine legge in vigore. Questi atti, di carattere generale come piani regolatori, bilanci, atti che riguardano intere categorie di destinatari, ecc, svolgono una funzione importante nell’iter legislativo perché intervengono con regole di dettaglio, applicative, interpretative o con atti che distribuiscono risorse.

Vediamo come orientarci.

Quando l’utente si mette alla ricerca della regola da seguire può attingere a diverse fonti e secondo varie modalità di raccolta delle informazioni. Dipende tutto dallo scopo della ricerca e dalle risorse di cui dispone. Chiaramente per tematiche delicate e di notevole importanza che richiedono un parere legale, è necessario rivolgersi ad un professionista che faccia da guida in un percorso più strutturato.

Ai fini dell’informazione giuridica, invece, intesa come conoscenza più o meno esatta delle leggi in vigore, l’utente può orientarsi secondo il metodo della ricerca per parole chiave o keywords.

Le seguenti 4 categorie rappresentano le tipiche esigenze da cui nasce il bisogno di informazione giuridica e a cui ricondurre 4 metodi di ricerca per parole chiave con i rispettivi esempi:

  1. Ricerca per dati identificativi. Si cerca un documento normativo sulla base di alcuni elementi, sia pure imprecisi o parziali, che lo identificano. Es. silenzioassenso norma

  2. Ricerca per argomento. Non si conoscono elementi identificativi ma si vuol sapere quali norme regolano una determinata materia o un argomento specifico. In alcuni casi non si ha neanche certezza che tali norme esistano. Es. normativa antisismica in italia

  3. Ricerca tra i legami normativi, tra documenti che si richiamano. In questo caso si parte da un documento noto per ricercare documenti derivati o collegati, cioè documenti citati, documenti previsti o documenti di dettaglio. Es. applicazione italiana della direttiva europea sui rifiuti

  4. Ricerca per aggiornamento. In questo caso si ha l’esigenza di essere informati in modo continuativo e costante sulla norme che riguardano un certo argomento oppure emanate da un determinato Ente. In alcuni casi si desidera essere informati su un documento normativo futuro, in modo puntuale e tempestivo. Es. ultime linee guida del garante privacy

Immedesimandoci nell’utente possiamo individuare le difficoltà che questi deve affrontare nella ricerca giuridica e predisporre strumenti idonei a facilitarne l’informazione.

Le difficoltà dell'utente:

  • Il recupero del testo vigente o, meglio, del testo coordinato. L’utente cerca il testo vigente di un documento normativo, cioè cerca il testo in vigore in un certo momento storico, tenuto conto delle eventuali modifiche successive alla sua pubblicazione o di altri elementi. La vigenza è un concetto complesso, spesso frutto di interpretazione, per cui è meglio ricercare il testo coordinato con le successive modifiche.

  • Il recupero del contesto normativo. L’utente potrebbe aver bisogno di conoscere anche i documenti normativi richiamati dal documento che è stato individuato o che da esso hanno tratto origine. Se si conoscono altri elementi rispetto all’argomento, ad esempio se la materia sia regolata a livello nazionale o europeo, è consigliato effettuare la ricerca inserendo un richiamo esplicito alla tipologia di documento (es. direttiva).

  • Il recupero delle norme nascoste. Molte disposizioni del nostro ordinamento interessano vari settori e sono inserite in leggi contenitore o leggi omnibus (Legge Finanziaria, collegati, Decreti Legge, Job Act ecc.) per cui è difficile coordinarle con la legislazione del settore. In questi testi, spesso molto lunghi, sono contenute disposizioni che modificano la legislazione generale (codice civile, codice penale) e soprattutto la legislazione di settore, in particolare nell'ambito delle leggi tributarie, sull'ambiente, sul lavoro pubblico e quello privato. Nel recupero delle leggi contenitore è importante condurre la ricerca per argomento o materia.

  • Il linguaggio. In campo giuridico, la complessità del linguaggio può essere un problema. Quello utilizzato nella domanda può essere molto diverso da quello presente nei documenti. La complessità è data da due fattori: da un lato i tecnicismi tipici del diritto e dall'altro la presenza di termini specialistici di ogni tipo. Rispetto al linguaggio, è consigliato affidarsi al dizionario dei termini giuridici disponibile sui siti di diverse case editrici.

  • L’interpretazione delle norme. Infine, vi è il problema derivante dall’interpretazione giurisprudenziale dei documenti normativi che da’ ad un testo un determinato significato, in alcuni casi diverso da quello che appare dalla lettera. Anche in questo caso l’utente ha bisogno di strumenti che lo aiutino. Ai fini dell’interpretazione giuridica, attività complessa per i meno affini al diritto, è consigliato consultare le riviste e i quotidiani di settore che offrono approfondimenti e sintesi della giurisprudenza sul tema.

Oltre alle complesse banche dati e registri ufficiali, strumenti complessi che si scontrano con il contesto moderno e connesso in rete, bisogna predisporre strumenti d’ausilio sia nell’accesso all’informazione che nella comprensione e consapevolezza del suo contenuto.

In questo senso, merita segnalare il cambio d’approccio alla comunicazione giuridica degli ultimi anni grazie anche alle influenze dell’Unione Europea. Molte Autorità tra cui spicca il Garante Privacy, tante Associazioni e Federazioni di categoria, tanti avvocati e giuristi, si stanno impegnando in una politica di comunicazione aperta e omnicanale, dai blog alle pubblicazioni sui social network.

“I tuoi dati sono un tesoro”: il video del Garante per raccontare cos’è la privacy

Le infografiche e i video promozionali si fanno largo negli ambienti giuridici. Strumenti quotidiani per avvicinare l’utente alla legge e orientarlo tra i vari atti e documenti, con l’obiettivo di promuovere una cultura giuridica accessibile ed omogenea.

Una politica di comunicazione semplice e inclusiva, oltre che strumento di sensibilizzazione su tematiche spesso sconosciute o ignorate, si pone a garanzia del rispetto effettivo della legge con il duplice risultato di aver condotto gli utenti alla consapevolezza della norma e alla partecipazione attiva al diritto.

Date retta ai giuristi.

torna alle Ultime uscite

condividi l'articolo copiando questo link

Irene Procopio

Ciao, sono una Giurista e mi occupo di strategie di governo e gestione d'impresa.

L'obiettivo è impossibile solo se manca un piano. Date retta ai giuristi.

LEGGI DI PIù

ALTRI ARTICOLI DAL BLOG:

CC-BY-SA icon orange - Creative Commons (modified by Masur) - http://mirrors.creativecommons.org/presskit/buttons/88x31/svg/by-sa.svg

Salvo dove diversamente indicato, il contenuto del blog di SIS. PRO Firenze è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale