2 Dicembre 2023

Diritto e tecnologia: la Blockchain come registro di marchi, disegni e opere d’arte attraverso gli NFT.

Irene Procopio

tempo di lettura: 3 min

Foto di sandeep darji da Pixabay
Tra le innovazioni digitali degli ultimi anni spicca tra tutte la Blockchain, come strumento di tracciabilità delle filiere e dei mercati e di certificazione delle informazioni che contiene. I suoi utilizzi sono molteplici e vanno oltre l’ambito finanziario.

La blockchain è un registro digitale, in una rete distribuita di computer indipendenti, di informazioni autorizzate e quindi autenticate, immutabili e crittografate.

Per il mondo dell’arte e del design, rappresenta una nuova frontiera, soprattutto rispetto agli NFT (Non Fungible Token). Essendo un sistema innovativo, non ancora disciplinato in modo specifico dalla normativa, non è facile comprenderne le caratteristiche tecniche e non sempre è utilizzato nella maniera corretta.

Un NFT è un asset digitale che rappresenta oggetti digitali unici, riconoscibili e non fungibili, perché ogni NFT possiede informazioni uniche. È un certificato digitale di autenticità che può essere scambiato e detenuto facilmente.

Attraverso la tokenizzazione è, quindi, possibile creare la rappresentazione digitale unica di un bene o asset del mondo reale. Il valore nel possedere il token non fungibile associato a un’opera d’arte o ad un disegno o logo, quindi, risiede nella garanzia di possesso di un oggetto autentico, unico e non falsificabile.

L'NFT generato, viene poi venduto, esposto e scambiato su marketplace ad hoc, dai quali è possibile recuperare anche tutte le informazioni utili. Le chiavi di lettura dell’NFT sono relative all'associazione tra il file, il proprietario e una serie di informazioni che sono i metadati.

I metadati, a loro volta, contengono:

  • Il nome dell’opera o del disegno o del logo

  • Le sue caratteristiche

  • Lo stato

  • Link al media

  • Informazioni e dettagli

Esistono anche sistemi per criptare alcuni metadati all'interno dell’NFT e si chiamano secret NFT. Sono utilizzati per creare esperienze esclusive e limitate ad alcune persone, attraverso un sistema di autenticazione basato sulla Blockchain.

Nell’ambito, poi, dei modelli di business e di governance degli NFT, alcuni casi recenti hanno dimostrato l’utilità concreta di una strategia ad hoc, mirata ed efficiente.

Come, ad esempio, il caso di Banksy che, come molti sapranno, ha distrutto una sua opera battuta all’asta per 1 milione di sterline. L’opera fisica si è autodistrutta dopo essere stata venduta, ma l’artista ne ha protetto una copia in formato digitale proprio attraverso gli NFT. Infatti, l’opera è ancora disponibile su opensea.io, autenticata dall’artista.

Nell’ambito della tutela della proprietà intellettuale, rientra anche il caso che ha coinvolto una nota squadra di calcio. La Juventus è entrata nel mondo cripto producendo e vendendo i marchi “Juventus” e “Juve” e la maglietta bianconera in formato NFT.

La vicenda è molto interessante, perché ha coinvolto il Tribunale di Roma che si è trovato a decidere sulla possibile violazione del marchio della squadra da parte di un ex calciatore. Infatti, oggetto della vicenda è stata una carta da gioco che raffigurava il calciatore in questione con indosso la maglia della squadra. Il tutto si è concluso con una vittoria della Juve, grazie soprattutto al certificato in NFT che, pur non essendo regolamentato dalla normativa, rientrava nelle pubblicazioni elettroniche inserite nelle classi merceologiche a cui il marchio si riferisce e quindi protette dal diritto di esclusiva.

Un altro caso molto interessante riguarda la collezione NFT Crazy Fury di Montemagno, noto consulente e divulgatore in ambito imprenditoriale. Prescindendo dalla grafica e dal valore monetario dell’investimento, ciò che rende interessante la collezione sta nel suo utilizzo come strumento di business. In pratica, in seguito all’acquisto di uno o più pezzi della collezione, Montemagno offre in omaggio pacchetti di consulenze dimensionati in funzione dell’acquisto stesso; invogliando così il cliente all’acquisto degli NFT quasi come fosse merchandising aziendale e allo stesso tempo fidelizzandolo attraverso la brandizzazione dell’NFT.

Oltre a garantire una tutela rispetto alla paternità dell’opera o disegno e contro eventuali abusi o utilizzi illeciti, l’innovazione digitale può diventare, quindi, anche uno strumento di comunicazione e di guadagno dalla proprietà intellettuale attraverso una strategia di governance a tutto tondo; per la quale è fondamentale neutralizzare eventuali minacce e impedirne utilizzi scorretti così da massimizzarne i profitti.

 

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Irene Procopio

Ciao, sono una Giurista e mi occupo di strategie di governo e gestione d'impresa.

L'obiettivo è impossibile solo se manca un piano. Date retta ai giuristi.

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