14 Agosto 2021

Mi hanno chiesto, vi rispondo. Lo sconto.

Tiziana Procopio

tempo di lettura: 2 min

Photo by Justin Lim on Unsplash
Ad ogni preventivo o lettera di incarico, nonostante ogni volta ci si metta la mano sulla coscienza sperando di aver fatto il giusto calcolo rispetto alle necessità del lavoro richiesto, arriva sempre, puntuale, la richiesta del cliente: Un po' di sconto?

La prestazione di un servizio e non già di un bene presuppone una quantificazione “distorta”, tanto più per ignoranza che per incapacità, da parte di un terzo che, pur non sapendo quale sia la competenza necessaria allo svolgimento della stessa, le capacità, il tempo, la concentrazione e se vogliamo anche l’imprevisto (che per rispetto si deve sempre mettere in conto), è consapevole di essersi rivolto a un professionista per risolvere un quesito.

Quasi sempre sarà un lavoro che richiederà “una mezza giornata”, che sarà fatto “con modello preimpostato”, ma, soprattutto, per il quale “non c’è mica tutta questa responsabilità”.

E allora perché non chiedere un po' di sconto?!

Sono tanti i motivi per cui è sempre il caso di chiedere uno sconto, non ha nulla di personale o di indiscusso rispetto alla competenza del professionista. Sarà poi cura del professionista ritenere lo sconto più o meno applicabile e con che margine.

Tuttavia, quando si ridimensiona l’operato del professionista si ritiene fattibile una consulenza in una manciata di minuti, tanto quanto passare su cassa un prodotto già confezionato (e per il quale tra l’altro non ci sogniamo nemmeno di fare negoziazione alcuna, soprattutto in un punto vendita della GDO!), allora non arrogarsi anche il diritto di pretendere lo sconto è buoncostume se non altro.

Di fatto anche quando si accede ad un punto vendita, alla richiesta di informazione rispetto al prezzo della merce, siamo noi stessi a definire se il prezzo sia o meno alla portata del nostro budget; di punti vendita ne abbiamo tanti, con cui confrontare lo stesso e scegliere ancora con maggior dettaglio.

Possiamo liberamente fare lo stesso anche con un professionista. Il preventivo si può richiedere a più partite iva, fino a trovare quella adatta a noi. Ma...ebbene, si, c’è un “ma” nel caso della vendita di un servizio e di una consulenza quindi.

Può succedere che non si abbia tutto questo tempo per andare a cercare più professionisti, esporre la problematica e poi confrontare e accettare il preventivo. Così come può capitare che al minor costo si acquisti anche una minore competenza e capacità (che non hanno nulla a che vedere con lauree, master, corsi e altro, in quanto insite in ognuno di noi professionisti nel contesto in cui operiamo, lasciatevelo dire!).

Allora prima di richiedere lo sconto, ringraziate il professionista per la prestazione, valutate il suo operato, le sue capacità e il suo modo di raccontarci il suo “piano d’azione”.

Perché di fatto, tutti, anche chi non ha potere di scelta sul prezzo della merce che vende, merita di sentirsi dire GRAZIE, oltre a “un po' di sconto?”.

In qualsiasi contesto, in qualsiasi momento, dal preventivo, al bonifico, fidatevi….

Guidati, è meglio.


torna alle Ultime uscite

condividi l'articolo copiando questo link

Tiziana Procopio

Ciao, sono Agronomo e Auditor, mi occupo di gestione aziendale in ambito agroalimentare, ma anche formazione, qualità e sicurezza.

Chiediti cosa sei chiamato a fare, e poi fallo con passione. Guidati, è meglio. 

CC-BY-SA icon orange - Creative Commons (modified by Masur) - http://mirrors.creativecommons.org/presskit/buttons/88x31/svg/by-sa.svg

Salvo dove diversamente indicato, il contenuto del blog di SIS. PRO Firenze è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale