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14 Agosto 2021
Mi hanno chiesto, vi rispondo. Lo sconto.
Tiziana Procopio
tempo di lettura: 2 min
Ad ogni preventivo o lettera di
incarico, nonostante ogni volta ci si metta la mano sulla coscienza sperando di
aver fatto il giusto calcolo rispetto alle necessità del lavoro richiesto,
arriva sempre, puntuale, la richiesta del cliente: Un po' di sconto?
La prestazione di un servizio e
non già di un bene presuppone una quantificazione “distorta”, tanto più per
ignoranza che per incapacità, da parte di un terzo che, pur non sapendo quale sia
la competenza necessaria allo svolgimento della stessa, le capacità, il tempo,
la concentrazione e se vogliamo anche l’imprevisto (che per rispetto si deve
sempre mettere in conto), è consapevole di essersi rivolto a un professionista
per risolvere un quesito.
Quasi sempre sarà un lavoro che
richiederà “una mezza giornata”, che sarà fatto “con modello
preimpostato”, ma, soprattutto, per il quale “non c’è mica tutta questa
responsabilità”.
E allora perché non chiedere un
po' di sconto?!
Sono tanti i motivi per cui è
sempre il caso di chiedere uno sconto, non ha nulla di personale o di
indiscusso rispetto alla competenza del professionista. Sarà poi cura del
professionista ritenere lo sconto più o meno applicabile e con che margine.
Tuttavia, quando si ridimensiona
l’operato del professionista si ritiene fattibile una consulenza in una
manciata di minuti, tanto quanto passare su cassa un prodotto già confezionato
(e per il quale tra l’altro non ci sogniamo nemmeno di fare negoziazione
alcuna, soprattutto in un punto vendita della GDO!), allora non arrogarsi anche
il diritto di pretendere lo sconto è buoncostume se non altro.
Di fatto anche quando si accede
ad un punto vendita, alla richiesta di informazione rispetto al prezzo della
merce, siamo noi stessi a definire se il prezzo sia o meno alla portata del
nostro budget; di punti vendita ne abbiamo tanti, con cui confrontare lo
stesso e scegliere ancora con maggior dettaglio.
Possiamo liberamente fare lo
stesso anche con un professionista. Il preventivo si può richiedere a più
partite iva, fino a trovare quella adatta a noi. Ma...ebbene, si, c’è un “ma”
nel caso della vendita di un servizio e di una consulenza quindi.
Può succedere che non si abbia
tutto questo tempo per andare a cercare più professionisti, esporre la
problematica e poi confrontare e accettare il preventivo. Così come può
capitare che al minor costo si acquisti anche una minore competenza e capacità
(che non hanno nulla a che vedere con lauree, master, corsi e altro, in quanto insite
in ognuno di noi professionisti nel contesto in cui operiamo, lasciatevelo
dire!).
Allora prima di richiedere lo
sconto, ringraziate il professionista per la prestazione, valutate il suo
operato, le sue capacità e il suo modo di raccontarci il suo “piano d’azione”.
Perché di fatto, tutti, anche chi
non ha potere di scelta sul prezzo della merce che vende, merita di sentirsi
dire GRAZIE, oltre a “un po' di sconto?”.
In qualsiasi contesto, in
qualsiasi momento, dal preventivo, al bonifico, fidatevi….