Questo sito web utilizza i cookies per garantire all'utente la migliore esperienza possibile quando visita il sito web. L'utente è invitato a prendere visione della Privacy Policy per maggiori informazioni in merito. Facendo clic su "Accetto", l'utente accetta l'uso dei cookies non essenziali
IgnoraAccetto
22 Novembre 2025
Interpretazione
e applicazione, doveri del professionista.
Tiziana Procopio
tempo di lettura: 3 min
Il
diritto spinto all'eccesso diviene torto, e l'arancia troppo strizzata sprizza
umore amaro.
Baltasar
Gracián, gesuita, scrittore e filosofo spagnolo vissuto nel XVII secolo, ha
affermato quanto vi riporto. Era di natura pessimista, come tipico del periodo
barocco spagnolo, ritenendo che il mondo fosse uno spazio ostile e ingannevole
in cui prevalgono molto più le apparenze che non la virtù e la verità (molto
affine al pensiero di Machiavelli e Guicciardini). Potremmo dire che sia molto
attuale come pensiero, se facciamo riferimento al nostro tempo.
Tuttavia,
ritornando alla frase di incipit, siamo d’accordo con Baltasar Gracián, che non
a caso fu definito precursore dell’esistenzialismo e addirittura del
postmodernismo, influenzando tra gli altri anche niente meno che Schopenhauer:
volendo applicare infatti la sua citazione ai nostri giorni, potremmo dire che
in qualche caso la spinta all’eccesso del diritto vira solo verso il torto,
danneggiando anche l’immagine del diritto stesso, da chi si trova a doverla
applicare.
A
che ci riferiamo?
Se
prendiamo in considerazione il diritto alimentare, la normativa sulla sicurezza
alimentare e tutto l’insieme di norme a cui ogni impresa alimentare deve
rispondere, notiamo come il ruolo del consulente possa fare la differenza
proprio nel grado di applicazione del diritto al contesto dell’impresa.
Prendiamo
per esempio il Regolamento (CE) basilare per la maggior parte delle attività
alimentari: n. 852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile
2004.
<<Articolo
1 Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento stabilisce norme generali
in materia di igiene dei prodotti alimentari destinate agli operatori del
settore alimentare, […]>>
Il
Regolamento che fa da base alla tutela e alla garanzia di sicurezza alimentare,
stabilisce NORME GENERALI, non detta requisiti imprescindibili rispetto
all’applicazione TAL QUALE di dimensioni, misure, materiali, procedure, ecc.
quali strumenti univoci per TUTTE le tipologie di impresa alimentare: questo
perché ogni impresa alimentare ha caratteristiche diverse!
Ecco
allora che quando si offre consulenza in materia di Autocontrollo HACCP e
sicurezza alimentare, è basilare partire da consigli e suggerimenti creativi,
che possano rispondere alle NORME GENERALI dettate dalla normativa. Che siano
adatti alla singola impresa alimentare, al singolo imprenditore, a quel
prodotto alimentare.
Se
non si considera l’interpretazione della normativa e si applica fedelmente il
diritto senza riflessioni e applicabilità nel pratico, nell’impresa alimentare
per cui si sta lavorando, si arriva ad avere torto. Ed ecco allora che la
consulenza professionale perde di professionalità, perché conduce all’errore e
non alla tutela del consumatore, come invece auspica la normativa in materia.
Ciò
che è riportato all’interno della normativa su Autocontrollo HACCP e sicurezza
alimentare, trasferisce all’imprenditore e all’impresa alimentari gli obiettivi
finali da perseguire e raggiungere.
Il
rischio da monitorare.
Il
pericolo da evitare.
Pertanto
quando ci troviamo ad incaricare il professionista a cui vogliamo chiedere un
servizio di consulenza in materia, ricordiamo che <<l'arancia
troppo strizzata sprizza umore amaro>>, quindi occhio a non
esasperare mai i rapporti tra le parti.
Ma
è anche importante conoscere e ricordare che mantenere un senso critico e una
base “pratica” nel valutare le diverse soluzioni ad un problema è cosa sana e
giusta, perché <<Il diritto spinto all'eccesso diviene torto>>,
in qualsiasi settore.
La
vera consulenza diventa funzionale quando unisce esigenza pratica a competenza
tecnica: tra imprenditore e professionista.