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27 Dicembre 2025
L’importanza
delle procedure.
Tiziana Procopio
tempo di lettura: 4 min
Avendo formazione in materia di
Qualità, soprattutto legata alle diverse norme di certificazione volontaria nel
settore alimentare, entrando in un’azienda per la prima volta, la prima cosa da
guardare è la presenza di un Ufficio Qualità, un Manuale Qualità e un sistema
di autocontrollo che inglobi il concetto di Qualità.
Ma cosa si intende per QUALITÀ
nelle attività produttive?
insieme delle caratteristiche e
delle proprietà di un prodotto, servizio, processo o sistema che ne determinano
la capacità di soddisfare bisogni ed aspettative, espliciti o impliciti, di chi
lo utilizza.
In maniera più pragmatica potremmo
dire che la qualità indica quanto un prodotto o un servizio è adeguato allo
scopo per cui è stato creato e quanto questo risponde alle attese dell’utente
finale, che in ambito alimentare è il consumatore finale.
Partire dal concetto di qualità
nell’organizzazione del SISTEM produttivo aziendale, ovvero tutte le fasi di
lavorazione che appartengono alla stessa azienda e così a cascata in ogni PROCESSO
della linea produttiva aziendale, consente di applicare ciò che poi si
riscontra anche all’art. 1 del Regolamento (CE) n.852/2004, che definisci quali
sono gli obblighi dell’OSA (Operatore del Settore Alimentare, inteso come il
titolare dell’azienda alimentare), la prima norma da considerare e applicare a
qualsiasi azienda alimentare che decida di avviare attività di produzione e
commercializzazione di un prodotto alimentare:
[…]
a) la
responsabilità principale per la sicurezza degli alimenti incombe all'operatore
del settore alimentare;
b) è necessario
garantire la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare, a
cominciare dalla produzione primaria;
c) è importante
il mantenimento della catena del freddo per gli alimenti che non possono essere
immagazzinati a temperatura ambiente in condizioni di sicurezza, in particolare
per quelli congelati;
d)
l'applicazione generalizzata di procedure basate sui principi del sistema
HACCP, unitamente all'applicazione di una corretta prassi igienica, dovrebbe
accrescere la responsabilità degli operatori del settore alimentare;
e) i manuali di
corretta prassi costituiscono uno strumento prezioso per aiutare gli operatori
del settore alimentare nell'osservanza delle norme d'igiene a tutti i livelli
della catena alimentare e nell'applicazione dei principi del sistema HACCP;
f) è necessario
determinare criteri microbiologici e requisiti in materia di controllo delle
temperature sulla base di una valutazione scientifica dei rischi;
g) è necessario
garantire che gli alimenti importati rispondano almeno agli stessi standard
igienici stabiliti per quelli prodotti nella Comunità, o a norme equivalenti.
Ciò che si
evince da quanto sopra, e per tutti i punti riportati è che l’OSA ha l’obbligo
di fare PREVENZIONE nel proprio sistema produttivo, lungo tutti i processi
della linea produttiva, fino al consumatore finale.
Ecco allora
dove si interseca la normativa cogente (obbligatoria, non eludibile) con il
concetto di Qualità.
Se consideriamo
la necessità di commercializzare un prodotto SICURO per il consumatore finale,
oltre all’obbligo dell’OSA di far sì che questo abbia tale caratteristica, si
arriva alla altrettanto necessaria creazione, organizzazione e definizione di
un SISTEMA QUALITÀ: un insieme di PROCEDURE che ci consenta di lavorare la
materia prima per contenere i rischi di contaminazione del prodotto alimentare,
e quindi commercializzare un PRODOTTO ALIMENTARE SICURO.
Il concetto di
qualità di allinea inoltre con il concetto di OTTIMIZZAZIONE dei sistemi
produttivi: se riesco a prevenire problematiche e pericoli sul prodotto finito,
riesco anche ad intervenire con strumenti funzionali al contenimento dei
pericoli che possono, occasionalmente manifestarsi.
Ma cosa si
intende esattamente per PROCEDURE?
insieme di
istruzioni scritte, chiare e dettagliate che descrivono come svolgere
correttamente un’attività o un processo, indicando chi fa cosa, come, quando e
con quali strumenti, al fine di garantire uniformità, efficienza, sicurezza e
conformità alle norme.
In soldoni…
tutti operiamo
allo stesso modo;
tutti
utilizziamo le attrezzature correttamente;
tutti facciamo
attenzione ai punti critici del sistema produttivo;
tutti
interveniamo allo stesso modo per poter limitare il danno.
È una
metodologia di lavoro condivisa, che consente di mantenere sotto controllo
l’intero sistema produttivo, per tutte le mansioni interessate (dall’operaio al
dirigente, al titolare, ecc.).
Non solo, le
procedure possono essere utilizzate anche per la raccolta dei dati, ancor prima
della definizione di procedure operative da applicare all’interno del sistema
alimentare.
Facciamo un esempio.
Azienda GDO che
commercializza prodotti alimentari acquistati da fornitori (aziende agricole)
esterni.
Dobbiamo
conoscere le caratteristiche dei prodotti che acquistiamo, e sapere quali sono
le caratteristiche che questi devono avere, per poter rispondere alle richieste
della nostra clientela:
è la GDO che
richiede delle caratteristiche al fornitore, e vaglia con questi le possibili
opzioni;
è la GDO che
commercializza il prodotto alimentare, ma sappiamo che è responsabile tutta la
FILIERA PRODUTTIVA in caso di irregolarità del prodotto: etichettatura,
salubrità, ecc.
Nel caso
d’esempio allora, sarà la GDO ha richiedere alcune caratteristiche specifiche
al fornitore:
-
Etichettatura a norma
-
Caratteristiche conformi
-
Denominazione idonea
-
Monitoraggio dei rischi
Tutto questo
viene definito tra le parti con PROCEDURE OPERATIVE.
Dalla
valutazione del fornitore, alla conformità del prodotto conferito,
all’etichettatura corretta in fase di commercializzazione.
Laddove ho un
requisito di legge obbligatorio, in quanto OSA (Operatore del Settore
Alimentare) ho la responsabilità di fare PREVENZIONE.
Rimane da
chiedersi allora se le procedure del mio sistema produttivo siano proporzionate
al rischio.
Qualora non lo
fossero, entra in gioco quello che è il concetto di MIGLIORAMENTO CONTINUO:
processo
sistematico e permanente volto a incrementare progressivamente l’efficacia e
l’efficienza di prodotti, servizi e processi, al fine di soddisfare
sempre meglio i requisiti e le aspettative del cliente e gli obblighi
normativi.