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27 Settembre 2025
QRcode e vino.
Tiziana Procopio
tempo di lettura: 3 min
Da
dicembre 2023, con proroga al 2024, sulle etichette dei vini deve essere
presente anche la dichiarazione nutrizionale e l’elenco degli ingredienti,
oltre a tutte le indicazioni già obbligatorie: denominazione prodotto (anche
con indicazione marchio di qualità, se posseduto), titolo alcolometrico
volumico (% vol), origine e provenienza, stabilimento di imbottigliamento,
indicazione importatore (per provenienza extra UE), dicitura “contiene solfiti”
se presenti, lotto produttivo e quantità prodotto.
A
queste possono essere aggiunte altre indicazioni dettate da specifici
disciplinari di produzione del prodotto, a cui si aggiunge anche l’annata se
trattasi di vini DOCG e DOC, ad eccezione di vini liquorosi, spumanti e
frizzanti.
Tutto
il resto è accessorio. Non obbligatorio per legge, pertanto non funzionale
all’informazione a tutela del consumatore.
Nel
Regolamento sono riportante sempre le motivazioni che portano alle modifiche
introdotte e, in particolare per il n.2021/2117, alle considerazioni, si legge
quanto segue:
La
politica vitivinicola dell’Unione, con il suo attuale sistema di autorizzazioni
che ha consentito l’aumento controllato degli impianti viticoli dal 2016, ha
contribuito ad aumentare la competitività del settore vitivinicolo dell’Unione
e a incoraggiare una produzione di alta qualità. Sebbene il settore
vitivinicolo abbia raggiunto un equilibrio tra la produzione, l’offerta, la
qualità, la domanda dei consumatori e le esportazioni sul mercato mondiale,
tale equilibrio non è ancora sufficientemente stabile o consolidato, in
particolare nel caso il settore vinicolo incontri gravi turbative del mercato.
Inoltre, vi è la tendenza a una continua diminuzione del consumo di vino
nell’Unione a causa dei cambiamenti nelle abitudini e nello stile di vita dei
consumatori.
Il
cambiamento nelle abitudini dei consumatori è un cambiamento che stiamo vedendo
in tutto il mercato agroalimentare: il consumatore di oggi è un consumatore
informato, che vuole conoscere il prodotto che acquista e vuole scegliere il
prodotto in base alle qualità dello stesso.
Pertanto,
l’introduzione della lista ingredienti consente da un lato di poter tutelare
ancor di più il consumatore mettendo in chiaro quali sono gli ingredienti
utilizzati per la produzione anche del vino (che è a tutti gli effetti un
ALIMENTO!), portando anche l’azienda produttrice a un più ampio livello di
responsabilità, oltre a supportare le autorità di controllo in sede di
ispezione.
Mentre,
l’introduzione delle indicazioni nutrizionali (valore energetico, carboidrati)
ha l’obiettivo, seppur “aggravando” le aziende vinicole di un ulteriore
informazione da aggiungere, di comunicare al consumatore finale che anche il
vino può essere un prodotto di qualità nutrizionalmente parlando: valore
energetico per 100ml di prodotto, bicchiere, bottiglia.
Si
tende, quindi, a rassicurare il consumatore, perché possa consumare un
bicchiere o una bottiglia di vino in piena TRASPARENZA calorica, in piena
TRASPARENZA anche rispetto alle materie prime impiegate.
Viene
da chiedersi come si faccia a inserire all’interno di un’etichetta così
piccola, una mole di informazioni così grande, senza impattare il design del
prodotto, che in ambito vinicolo ha una cerca importanza. L’introduzione di un
QRcode in etichetta, seppure indicandolo con la dicitura “ingredienti” e/o
“valori nutrizionali”, può essere utilizzata, in conformità con quanto indicato
dalla normativa nelle FAQ ministeriali, per adeguarsi alla novità.
Dove
possiamo vedere il lato positivo per l’azienda allora?
Nella
trasparenza che ci offre questo obbligo, quando siamo sicuri di
commercializzare un prodotto di qualità. Nella possibilità con poco di rimanere
sul mercato con una piccola modifica e integrazione di un QRcode.
E
per il consumatore?
La
vera tutela si esprime nella TRASPARENZA: delle informazioni ottenute, della
qualità evidente laddove fosse dubbia o sospettata soltanto, del controllo
rafforzato.
Pertanto,
per le partite prodotte dopo l’8 dicembre 2023, indicazioni nutrizionali ed
ingredienti sempre in etichetta. Sul metodo di applicazione in etichetta dei
prodotti, un’idea diffusa e innovativa, ma funzionale è appunto quella del
QRcode, in alternativa, un buon tecnico saprà cosa fare. Del fatto che sia
importante leggere sempre le etichette alimentari abbiamo già parlato più
volte, ma non fa mai male ricordarlo: leggere le etichette è uno strumento, non
tempo perso!